La vera storia di Mickey Mouse

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La vera storia di Mickey Mouse

| Flora Fusarelli

Nessuno al mondo faticherebbe a riconoscere il marchio di Walt Disney, un marchio che ha fatto storia grazie al suo creatore: Walt Elias Disney, appunto.
Ma chi è stato e chi è Walt Disney?
Molte le leggende, le dicerie e i fatti che ruotano attorno a questo personaggio così controverso: da principe nero di Hollywood a pioniere della nuova frontiera, da massone che inserisce messaggi subliminali nei suoi cartoni a genio assoluto della modernità, da amante della purezza infantile a persona che riserva ai bambini “eccessive e morbose attenzioni”, da misogino, fanatico e razzista a innovatore assoluto.
Tra affermazioni e smentite, resta innegabile il fatto che Disney ha creato un impero. Un impero che ha fatto sognare grandi e piccini, riuscendo perfino, con la costruzione di Disneyland, ad avverare i loro sogni.

«I film che faccio non sono rivolti soltanto all’infanzia, a meno di non considerare l’infanzia come simbolo dell’innocenza. Anche il peggiore di noi ha in sé dell’innocenza, per quanto possa essere sepolta nel suo profondo. Nella mia opera cerco di raggiungere e di parlare a questa innocenza».

Ed è proprio per questa caratteristica che i suoi cartoni animati continuano ad essere amati in tutto il mondo da persone di ogni età. Grazie ad essi, Disney è considerato uno dei personaggi più influenti e brillanti del secolo scorso, che può vantare il record, tuttora imbattuto, di nomination all’Oscar.
La sua notorietà parte da lontano - è frutto di fatiche, rinunce e delusioni - ma uno e uno soltanto è il personaggio che ha originato la leggenda Hollywoodiana di Walt Disney: Mickey Mouse. Topolino.
Dario Amadei ed Elena Sbaraglia, per Graphofeel editore, ci presentano la “biografia” di Topolino, dalla sua creazione, nel 1928, fino a oggi. Un volume imperdibile e divertente, come l’argomento che tratta, realizzato con una scrittura documentaristica, ma che non annoia mai.

Walt Disney
Topolino nasce dall’insolita passione di Walt per i ratti e prende corpo dalla volontà di rendere un topo il più umano possibile. Un topo umanizzato, quindi, che possa venire percepito dal pubblico come realmente vivo. Un topo del resto decisamente somigliante, come Walt Disney stesso ammette, al suo creatore.
La prima apparizione è in Steamboat Willie, del 1928. La sua immagine, inizialmente, era più schematica e anonima di come la conosciamo oggi, ma, a poco a poco, Topolino diventerà un’icona, il simbolo della Disney e, più in generale, di una rivoluzione nel mondo dell’animazione.
Intorno a lui, ruota un mondo intero. Topolinia e Paperopoli, infatti, sono costellate di personaggi – più o meno famosi, ma ognuno dei quali ha un’importanza specifica – di ogni genere, che superano i limiti delle più fervide fantasie: dalla famiglia di Topolino a Pippo e i loro amici, da Gambadilegno a Basettoni, da Macchianera a Pluto, da Paperino e la sua famiglia a Ezechiele Lupo e via dicendo.
Nella città di Topolinia si svolgono accadimenti bizzarri e straordinari. È una città che, come ci dicono gli autori, è «così ben conosciuta nei minimi particolari che definirla immaginaria, come è, sarebbe un peccato». Infatti tra le pagine leggiamo che:

«La città di Topolinia si trova nel Calisota, lo Stato immaginario dove c’è anche Paperopoli, la città dei paperi, e si affaccia sull’omonima baia di Topolinia, nell’Oceano Pacifico. Il primo nucleo della città moderna nasce tra il 1880 e il 1930 dalla fusione fra Tabasco Bay, un insediamento costiero creato come base delle loro scorribande dai pirati spagnoli di Primo Tabasco, e Spavent City, una cittadina edificata all’epoca del selvaggio West in una zona più interna semidesertica. Regna l’incertezza sul nome del fondatore di Topolinia, che per alcuni è stato Geremia Ratt, mentre per altri Harvey Esploribus. Anno dopo anno, attraversando tutta la storia nel Novecento sino ai giorni nostri, Topolinia è lentamente cresciuta, assumendo la fisionomia ben precisa di una moderna metropoli nella quale vivono oltre un milione di abitanti».

Una città dunque che diventa il cuore pulsante di fatti e avventure di varia natura. Una menzione speciale è dovuta, sicuramente, alla meravigliosa e longeva (oramai dura da quasi cento anni) storia d’amore tra Topolino e Minnie. Una storia fondamentalmente avvolta nel mistero dal momento che i due innamorati, a quanto risulta, non sono mai andati a convivere e tantomeno sono convolati a nozze. Eterni fidanzati dunque, protagonisti di un rapporto particolare. In questo caso bisogna seguire il consiglio dell’autore che ci ricorda che:

«La verità è che bisogna smetterla di attaccare etichette alle storie d’amore e giudicare a sproposito qualcosa che non si può comprendere, perché ognuno è libero di amare come vuole».

Minnie e Topolino: una coppia ultra moderna già cento anni fa, la cui storia pare procedere a gonfie vele.
Ma cosa spinge un autore a scrivere la biografia di un personaggio animato immaginario? Ho fatto a Dario Amadei qualche domanda per voi lettori:

Chi è Dario Amadei?

Dario Amadei è un medico, formatore e scrittore che ama definirsi cacciatore di storie, perché le storie hanno da sempre avuto un'importanza fondamentale nella sua vita, come l'hanno nella vita di tutti anche se molti, purtroppo per loro, non se ne rendono conto. Dopo anni di studio, di ricerche e di sperimentazione, durante i quali in alcuni momenti ha brancolato nel buio, finalmente, una quindicina di anni fa, quando sembrava che Atropo l'inflessibile avesse deciso di recidere il suo filo, la vita ha dato a Dario un'altra possibilità e lui l'ha afferrata al volo, proponendosi di non sprecarne nemmeno una goccia. Da allora ascolta e diffonde le storie, utilizzando gli strumenti della biblioterapia, della bibliolettura interattiva e della narrazione creativa, con lo scopo di generare benessere e di combattere l'analfabetismo emotivo credendo molto nella missione che si è scelto. Come sempre accade a un cacciatore di storie che si rispetti, alcune storie diventano libri: Dario Amadei ne ha pubblicati circa una ventina e l'ultimo uscito, Mickey Mouse la vera storia del topo più famoso del mondo, Graphofeel Edizioni, è sicuramente uno di quelli che ama di più, anche perché una biografia di Topolino, incredibilmente, non era mai stata scritta.

Cosa le ha insegnato Topolino?

Topolino mi ha insegnato e continua a insegnarmi tanto, perché nei suoi corti e nei suoi fumetti, che abbracciano quasi cento anni di storia, lui ci racconta la verità e prende posizione su tutto, senza mai tirarsi indietro. È l'amico su cui si può sempre contare, il fidanzato che non tradisce mai; è molto intelligente, equilibrato, saggio, ma anche simpatico e divertente e, quando serve, è pronto a risollevare il morale di chi sta un po' giù, magari cantando e ballando.

Perché, a suo avviso, Topolino ha avuto un successo così straordinario?

Perché Walt Disney, realizzando un sogno di quelli che sembrano impossibili, ha creato un personaggio che non esisteva, ma di cui tutti avevano bisogno. Il mondo senza Topolino sarebbe stato triste e grigio e dobbiamo quindi essere tanto grati a Walt che con le sue opere ci ha regato i colori.

Quanto si sente vicino a Walt Elias Disney come personalità e carattere?

Walt Disney è uno dei personaggi storici che amo di più, lo ammiro tanto e mi sento molto vicino al suo modo di essere, anche se, ovviamente, nonostante i miei sforzi, non ho nemmeno un milionesimo della sua smisurata creatività.

Dei cartoon odierni ce n'è qualcuno che, in qualche modo, accosterebbe alla genialità di Topolino e, più in generale, dei cartoni Disney?

Sinceramente no e sicuramente, dopo aver letto il nostro libro, molti, se non tutti, saranno d'accordo con me. Ovviamente ci sono dei cartoni di grande qualità, ma nessuno come la Disney ha saputo creare un universo di personaggi che è cresciuto giorno per giorno attraversando e interpretando un secolo di storia.

Quanto e come ha contribuito Elena Sbaraglia alla realizzazione di questo volume?

Il suo apporto è stato fondamentale, senza di lei il libro non sarebbe mai stato scritto. Ha curato le schede di approfondimento che ripercorrono la vita di Topolino portando alla luce aspetti e curiosità davvero notevoli del lungo cammino di questo personaggio che, dopo cento anni, ancora non si è fermato. Si scopre così ad esempio che durante il fascismo Topolino è stato l'unico prodotto americano, insieme al jazz, a non essere censurato e che Vittorini aveva una passione incredibile per i fumetti di Walt Disney. 

Mickey Mouse: La vera storia del TOPO più famoso del mondo

di Dario Amadei (scritto con Elena Sbaraglia)
Graphofeel Edizioni - 2022

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